Pensieri Random di una 15enne · Pensieri Sparsi

Blogger del martedi.


Quando ho aperto questo blog, poco più di sei mesi fa, non avevo ben chiaro di cosa avrei parlato, ogni quanto avrei postato, se qualcuno mi avesse letto o la metodologia con cui avrei arricchito questo spazio virtuale di contenuti; a voler essere onesti, non avevo immaginato sarebbe durato così tanto, quindi, perché pormi tante domande nella stesura del primo post?Pensieri Sparsi di una Psicopatica mi era sembrato il nome perfetto per un contenitore di deliri privi di connessione da una qualsivoglia parvenza logica; una sorta di giustificazione preliminare per quello che questo blog sarebbe potuto diventare:
– una sorta di BatCaverna emotiva per i pensieri acidi e contorti delle giornate costellate di cattivo umore;
– il salotto nascosto di Barbara D’Urso, luogo ideale per frignare nei momenti di solitudine;
– la tela astratta di un pittore cieco, un miscuglio informe di parole e colori, forme e pensieri che si rincorrono in loop senza trovare una giusta collocazione;
– il palcoscenico dei miei dissapori con la vita, le mie faide con le emozioni, le mie lotte interiori;
– il rifugio segreto della me adolescenziale che di crescere proprio non ne vuole sapere, la me nerd e sognatrice che sogna di vivere in una serieTv e di sposare un Backstreet Boys.Non so bene cosa sia diventato questo spazio, probabilmente un bellissimo [non mi piace fingere modestia] mix di tutto ciò che sarebbe potuto diventare; il connubio perfetto tra ironia e tristezza, tra malinconia e sarcasmo, tra leggerezza e introspezione.Non avevo programmato di avere una cadenza, eppure, dando un’occhiata ai post passati, mi accorgo di aver acquisito una certa consuetudine nell’elaborazione di quello che scrivo:
– i post lamentosi del lunedì [lo odio, lo odio e lo odio…e amo dirlo];
– i post deliranti da bimbominchia del martedì;
– i post ben auguranti del venerdì, tendenzialmente scritti quando sono in treno;
– i post da fine settimana del sabato;
– i post riflessivi della domenica.Sono abitudinaria, non posso farmene una colpa; questo vi salverà da un post lagnoso sull’incapacità del genere umano di capire quando è concesso loro parlare e quando il diritto di parola dovrebbe essere considerato illegittimo.
È martedì e, nonostante la vita reale tende a ricordarmi il contrario, adoro svegliarmi nel mio mood adolescenziale; zittire la sveglia e controllare i messaggi su whatsapp ancor prima di capire che un nuovo giorno è iniziato.

Il martedì mattina lui balla, il mondo si ferma e i miei feelings esplodono.
E’ il momento della settimana in cui desidero avere 15 anni di nuovo, per poi ricordarmi che a 30 non devo chiedere il permesso a nessuno per prendere aerei e comprare i miei momenti di felicità. E’ il momento della settimana in cui mi sento depressa perché mi manca, sciocca perché lo amo [per quanto si possa amare un sogno, giuro che non sono pazza del tutto] e felice perché, nonostante l’agenda piena di impegni rognosi, riesco ancora a sorridere e provare emozioni con la stessa genuina semplicità di 15 anni fa.

Buon martedì.

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