Pensieri Sparsi

Mai apprezzare un caffè.


Dovrebbero scriverlo sulle bustine di zucchero. Il barista potrebbe sussurrarlo di nascosto. Potrebbe esserci una musica con annesso messaggio subliminale di sottofondo. Bisognerebbe inserirlo in un manuale.
Insomma qualcuno dovrebbe essere così carino da apporre quantomeno un cartello con la scritta WARNING all’interno di un bar.
Io avrei apprezzato l’avvertimento.

Comunque ho apprezzato questo caffè.”

Che già iniziare una frase con comunque mi suggerisce una certa polemicità, nonostante tutto. Ma non è mia intenzione manipolare la vostra percezione della storia, perché tutto questo delirio vuole essere un avvertimento per le generazioni future; perché la verità è che io non avevo la più pallida idea che un messaggio così lievemente gentile potesse essere l’Apriti, Sesamo dell’ingresso di Assurdolandia.

La premessa, a mio modesto parere, è davvero inutile ma, in fin dei conti, chi sono io per dirlo, quindi…
Un ragazzo e una ragazza prendono un caffè. Lei in un moto di inaspettata ed inusuale gentilezza invia il succitato messaggio. AH, dite che non basta?
Io credo che sia davvero tutto quanto serva sapere…almeno per il momento.

Apprezzare un caffè nel gergo moderno probabilmente significa altro, ma io sono una ragazza all’antica e mica potevo saperlo. Stando ad intensi studi scientifici dell’ultima ora, potrebbe essere un’istigazione. Insomma, a quanto pare alla lettura di quelle parole ci sarebbe un fantastico team di cheerleaders pronto ad  esibirsi in un fantasmagorico balletto con tanto di minuscole gonnelline, ponpon sfavillanti e cartelli con scritte: 
PROVACI, CHE CI STO.

Perché nessuno mi avvisa di queste cose? Avrei messo a caricare il cellulare per fare un video che sarebbe diventato sicuramente virale.

Il problema reale di Assurdolandia, è che alla fine della fiera tutto è un grande melodramma, un circo. E si sa, ogni clown che si rispetti in realtà nasconde una profonda tristezza. Quindi nell’apprezzare quel caffè tu subdola donna vuoi rendermi la vita difficile, perché vorrei ma non posso. E mi sembra logico che quello sbagliato in questa storia non sono io che non posso ma tu che sei quello che vorrei. Logico, no? Beh, anche io però: come ho fatto a non arrivarci subito?

Eppure a me la logica l’hanno insegnata in maniera un po’ diversa. Guarda te la vita.
Il punto è che a quanto pare, uno degli infiniti sottotesti nascosti dietro l’apprezzamento di un caffè che a me nessuno aveva mai narrato, un messaggio del genere pare abbia il potere di far si che il povero fesso continui il suo corteggiamento per il solo gusto di essere corteggiata.

Quante cose si imparano nella vita, eh? Dovrebbero farci un corso all’università.
Ad esempio, e qui davvero ho bisogno del vostro aiuto, voi la sapevate la differenza tra un messaggio di apprezzamento per un caffè e una telefonata del buongiorno del mattino? 
Ecco, io no! Ma non è colpa mia se ho scelto Architettura e non l’Università della Vita, a quest’ora sarei stata più preparata.
Se però siete ignoranti come me, oggi mi sento magnanima e ve la spiego io: il messaggio è sbagliato perché confonde le idee, è fuori luogo, nasconde messaggi subliminali reconditi e pericolosi…la telefonata è semplice: ti pensavo, so che odi il lunedi e ti ho chiamato perché volevo augurarti una buona giornata.
Siete confusi? Non ci credo…so che siete più furbi di così.

Perché tu devi essere coerente e se ti abbraccio ti devi spostare, ma io ti abbraccio perché non riesco a farne a meno. E lo sai.

Si, mi sento anche io come Alice che si è calata degli acidi per finire nel Paese delle Meraviglie. 
E se vi viene voglia di urlare: Non ho capito, interrompete il gioco. Benvenuti nel mio mondo.
Se vi sentite confusi, vuol dire che siete persone normali e questo mi rincuora veramente assai a questo punto del racconto.

Insomma, dopo le cheerleaders e dopo il clown a quanto pare arriva Conte con un nuovo D.P.C.M. a stabilire nuove norme talmente confuse che la colorazione delle regioni di ieri sera a confronto sembra una cosa completamente logica.
Ma a questo punto sono davvero generosa e vi risparmio tutto il resto, perché è palese che durante il processo di crescita a qualcuno è scappato qualche Venerdì.

Comunque ho apprezzato questo caffè.”

In un mondo privo di psicodrammi, in realtà, significava esattamente che ho apprezzato il momento del caffè che, alla fine di tutto il circo, è stato davvero solo un caffè. 
E se proprio vogliamo ricercare dei significati più profondi, oserei dire che ho apprezzato il labile equilibrio che avevo percepito, la simpatica professionalità e lo spiraglio di luce che mi suggeriva che tutto potesse essere meno complicato. Né un’accezione romantica né allusiva in alcuna maniera. Nessun invito nascosto. Nessuna richiesta. Niente. Nada. Zero. 

Ho semplicemente apprezzato un caffè senza sapere che non fosse concesso. 

Pensieri Random di una 15enne · Pensieri Sparsi

You Think you Know…


Quando la vita inizia a somigliare sempre più un trenino delle montagne russe da cui è impossibile scendere, inizi a chiederti se sarai davvero in grado di staccare da tutto e tutti almeno per un giorno.
Inizi a temere che lo switch per tornare 15enne possa non funzionare più, come se all’alba dei tuoi 34 anni essere grandi possa essere l’unico modo di affrontare la vita.
Inizi a non sentire per davvero le solite ansie che hanno da sempre accompagnano questi eventi, non hai tempo per ascoltare quella vocina flebile nella tua testa che cerca invano di attirare la tua attenzione.

me

Funziona che prendi un aereo di corsa subito dopo un’intensa giornata di lavoro, riabbracci le tue amiche mentre cercate un posto in cui mangiare poiché tutto quello che hai in corpo sono due mini Philadelphia e 4 patatine prese dal distributore automatico, finisci sotto il loro hotel assecondando il tuo animo da stalker ma, anche dopo aver chiacchierato con Mike, sei lì a pensare alla serratura della porta della barca che non sei riuscita a recuperare prima di partire.

tenor

Succede che sei davvero stanca eppure pian piano le chiacchiere e le risate delle amiche che man mano iniziano a circondarti iniziano a fare la magia; non sai bene dove sia nascosto quel pulsante magico ma senti che, quasi senza rendertene conto, lo switch avviene. Senti il suono della tua risata, forse un po’ più isterica del solito, che risuona nell’aria…e l’ansia, quella che aspettavi, finalmente prendere possesso della tua testa.

tenor-1

È sempre un viaggio strano nei meandri dei sentieri tortuosi della mia testa, eppure ogni volta è una nuova avventurache, anche se a rilento, adoro mettere nero su bianco.

3233410337_1_10_lxtxrihy

E’ stato un viaggio strano. Credo che ce lo siamo ripetute un miliardo di volte a sto giro.
L’aver deciso, circa 7 mesi fa, che ancora una volta sarebbe stato compito nostro rendere quella serata magica si è rilevata un’impresa più complicata di quanto potessimo immaginare. Le reazioni incredule e felici di 5 anni fa erano ancora troppo impresse nelle nostre retine e, nonostante lo scetticismo iniziale, provare a scappare da questo impegno sembrava impossibile. E così è stato.
La mole infinita di cose che possono cambiare in 5 anni è, a dir poco, infinita.
Ma 7 mesi fa non potevamo neanche lontanamente immaginarlo.

giphy

Sono stati 7 mesi intensi.
7 mesi in cui, oltre alla confusione e agli impegni delle nostre vite (che in 5 anni sono diventate stressanti e complicate in maniera esponenziale), ci siamo ritrovate a combattere contro a restrizioni e autorizzazioni, presentazioni e progetti da sottoporre a Sony e Live Nation, attese per il benestare del managment americano, fornitura e logistica dei materiali, ansie e liti, risate isteriche e battibecchi telefonici alla ricerca della pura magia.

47cdffd38129c251c9cf1a873ad9bf4ce29d30fc82404de98eb53f7e5334928a

E’ con un carico maggiorato di ansia che è iniziata la giornata del 15 Maggio.
Mentre tutti erano a programmare come beccarli fuori dall’albergo, noi eravamo a ritoccare gli schemi da attuare per riuscire a far funzionare la macchina da guerra che avevamo messo su. Mentre mettevamo in ordine trucco e parrucco ripetevamo come delle ossesse il materiale da portare, le persone da chiamare, le cose da non dimenticare. Si, esattamente come delle pazze.

blair-waldorf-judging-you-gif

Siamo passate fuori dall’albergo forse più per sentirci almeno per 5 minuti delle fans normali che non stavamo morendo di ansia da prestazione.
I 5 minuti che a me sono serviti a ricordare il senso di tutta la giornata.
Ero nervosa, agitata e forse più acida del solito…fino a quando, grazie a chi forse aveva capito più di me di cosa avessi bisogno, finalmente TU.

img_5807

La scena è stata tragicomica, forse più del solito.
“C’è Nick, salutalo.”
“No. Non voglio.”
Cosa mi avesse detto il cervello io ancora non lo so. A te, per fortuna, non importa.
Uno sguardo. Il solito. Una linguaccia. Come sempre. Un bacio. Le mie lacrime.

tenor-2

Perché diciamolo pure: mi hanno vista tutti piangere.
Probabilmente c’è chi ha goduto non capendo il momento, forse c’è chi mi ha giudicato male…a qualcuno magari ho fatto anche tenerezza (si, lo so, è impossibile).
Ho pianto perché era passato un anno ma in realtà non era passato un solo istante.
Ho pianto perché era passato un anno ma non era cambiato nulla.

img_5573
Il mio umore è cambiato, almeno per un po’.
Ma non c’era tempo per crogiolarsi, la corsa contro il tempo era ormai iniziata: la corsa al filaforum di Assago, il controllo della correzione delle stampe sbagliate, il pranzo al volo che ti fa rendere conto che sei passata dai panini del Mc Donald’s al risotto con i gamberetti, l’incontro con i tipi di Live Nation mentre stai ancora cercando di portare il cibo alla bocca, lo scarico della mole infinita di materiale, il dissuasore del traffico che non ne voleva sapere di lasciarci libera la strada, il biglietto del concerto finalmente tra le mani, ritardi non giustificati e assenze poco chiare, ansia, stress ma tanti volti amici che con passione erano li a ricordarci che Siamo una squadra fortissima.

img_5808

Si ringrazia Alessandra per avermi reso presentabile nonostante la stanchezza e lo stress sul viso; per aver cercato di rendermi nuovamente una persona normale.

img_5809

Ci eravamo preparate per 7 mesi per quel momento e non poter essere dentro con le ragazze ad ammazzarci fisicamente di lavoro e coordinare tutto il lavoro lentamente ci ha ucciso. Essere in fila per dare inizio al divertimentoe non riuscire a staccarsi dal telefono per capire se le ragazze sono entrate, se è fattibile fare il lavoro in quel poco tempo, se il lavoro di tutti riesca a non essere vano. Essere in fila e capire che hanno fatto casino con le autorizzazioni, temere che nel parterre non si potesse mettere più nulla, cercare un piano di riserva senza smettere di trovare una soluzione per far andare avanti il primo.

giphy-2

Fare il giro del backstage, vedersi passare Briandi fianco e continuare ad osservare se le ragazze stanno posizionando i fogli in maniera corretta. Scorgere i cuori in platea e sentire il proprio scoppiare nel petto.

e524f665-fe84-4c57-b15e-4d75cc944abd

Credo di essermi ritrovata in fila per fare la foto senza neanche rendermene conto, di aver capito cosa stesse accadendo solo quando sono entrata in quella stanza.
Finalmente loro. Finalmente Lui.
Dopo anni mi sono ritrovata a pensare: Esistono davvero.Non ero pronta a quel momento, non mi ero preparata affatto. Era tanto che non mi sentivo così impreparata.

giphy-3

Le braccia di Brian le prime ad accogliermi. Adoro i suoi abbracci.
Di Alex ricordo sempre troppo poco…i miei occhi erano stati già calamitati dai suoi.
“Oh…Hey.”
E persa tra le tue braccia mi sono sentita nuovamente a casa. E tu sei uno stronzo e lo sai.
I want a BIG hug from you!”
Chissà cosa volessi veramente dire in quel momento. Kevin ha riso e sottolineato che io volessi un BIG HUG FROM YOU…GRANDE…hai riso…io volevo morire…mi hai abbracciato e stretto più forte al momento della foto (grazie, mi ero preoccupata di non riuscire ad avere la solita faccia da allucinata cronica). Hai riso di nuovo e mi hai abbracciato di nuovo. Ti ho dato un bacio sul collo perché non si dica che la testa mi assista in quei momenti. Mi hai abbracciato di più mentre Kevin guardava divertito probabilmente pensando ancora che sono un’analfabeta funzionale.
Ho salutato Kevin, due baci sulle guance e lui mi ha abbracciato. Come fa sempre, con tutti, come per dire Grazie.
Mi sono trovata Howie sulla strada verso l’uscita…puoi davvero non salutarlo?

79d896e9-bb2c-4b57-8106-298a3be58524

Ho lasciato la stanza frastornata e la prima frase che ho sentito è stata:
“C’è un problema con la Fan Action.”
Sono sbiancata. Anche il tizio della sicurezza aveva capito quanto fosse facile prenderci in giro in quel momento.

img_5794
Ho bevuto. Tanto e di gusto. Ho riso in compagnia delle mie vecchie amiche di sempre e di quelle nuove appena scoperte. Abbiamo brindato come se non ci fosse un domani  perché del domani poco ci importava: in quel momento eravamo felici, ma felici per davvero.
Era la quiete prima della tempesta. E lo sapevamo.

Arrivata nel circle è iniziata la battaglia: ancora fogli da consegnare, direttive da fornire, starlights da far brillare, una stronza da mandare a cagare (perchè quando deciderò di portare croccantini per calmare gli animi di quelle animali sarà sempre troppo tardi).
Che poi, apro e chiudo parentesi, ma io dico: piccola imbecille davvero credevi di poterla avere vinta contro di me? PORACCITUDINE HAS NO LIMITS.

giphy-1

Insomma, il telone è calato letteralmente sulle nostre teste e lo spettacolo ha avuto inizio.
E’ stato strano.Il cuore batteva forte, Tu eri semplicemente il solito Tu a cui sono ormai affezionata, l’adrenalina era a mille eppure i nostri occhi fissavano la scaletta in attesa del momento della verità.

img_5803

Sulle prime note di Incomplete mi è mancato il respiro. Ho chiuso gli occhi per una frazione di secondo. Speriamo vada tutto bene. Li ho riaperti ed è stata magia.
Siiiii. La prima è andata. Abbiamo urlato, le nostre mani si sono incontrate in un battito di gioia. Possiamo respirare, per un po’.

Avevamo superato il primo test, ma il vero esame lo avremmo sostenuto a breve.
Ho perso un battito quando Shape of my Heart ha iniziato a risuonare nel forum, ho ascoltato tutta la parte di Nick quasi senza respirare…e credo che il video spieghi meglio di me cosa sia accaduto.

Abbiamo pianto. Ci siamo abbracciate tra i singhiozzi di chi sa di esserci riuscita, nella consapevolezza di aver creato qualcosa di grande. Tremavamo incredule della magia che due teste vuote erano riuscite a tirare fuori da un cappello fatto di ansie, sogni e testardaggine da vendere. Piangevamo per le ragazze che ci avevano dato fiducia, per chi ci aveva dato soldi e chi era diventato le nostre braccia e le nostre gambe. Piangevamo per lo stupore disegnato sui volti di chi da anni ci regala emozioni.
Lacrime e gioia. Ce l’abbiamo fatta. Finalmente potevamo goderci la serata, la nostra serata.

Il concerto è stato pazzesco. Loro sono stati pazzeschi. Noi siamo state pazzesche.
Ma neanche a questo punto della storia c’era il tempo per fermarsi a festeggiare, di corsa in macchina per raggiungere un locale dalla parte opposta di Milano per l’afterparty.
Ovviamente in ritardo, ovviamente le ultime ad entrare nell’area Vip praticamente pochi istanti prima che arrivassi Tu e l’altro.

giphy-4

Altro giro, altra corsa.
Solo adesso che metto nero su bianco il tutto, mi rendo conto di non aver salutato Howie; sono venuta direttamente da te.  Il tuo sorriso mi uccide ogni volta.
“Hello, Kitty.” – Ti è concesso solo perché sei Nick Carter, lo sai, si?
Mi hai abbracciato e hai riso quando ti ho detto che Howie nella foto non lo volevo.
E’ solo in questo momento che mi sono resa conto di lui, con voce carina e coccolosa gli ho detto:
“Facciamo che tu ti metti qui e fai un po’ quello che vuoi. Ecco, bravo qui. Sorridi. Fai la faccia arrabbiata. Fai quello che vuoi. Non ci mettiamo in la, eh!”

84c748cb-eef4-46fd-8495-5a40319ff997

Tu hai riso divertito. E’ l’effetto che ti faccio.Un altro bacio…un altro segno.

img_6383.png
Ricordate lo switch di cui parlavo un milione di parole fa?
Ricordate tutte le ansie di non essere più capace di vivere il momento?
Parole…parole…parole.
Mi perdo nell’azzurro dei Tuoi occhi ogni volta come fosse la prima, mi sento a casa quando mi stringi tra le tue braccia cicciottose, la morbidezza della tua pelle e il suono della tua risata. E’ sempre un fiume di parole senza senso quando provo a raccontare cosa vivo in quel momento, perdo il filo insieme al senno ogni volta che i miei occhi si incrociano con i tuoi. Torno 15enne e torno stupida, sono felice. Di quella felicità puttana che è come una droga. Un’astinenza continua che mi spinge a fregarmene delle poche ore di sonno prima di tornare a lavoro, a fregarmene delle risatine di chi non capisce, a fregarmene di chi  vuole fare i conti nel mio portafogli.

source

E’ l’ansia che torna a scalfire la mia serenità; un uragano che ogni volta mi lascia per giorni in balia di quelle emozioni che mi stravolgono l’esistenza e mi ricordano che non viva. Ma viva per davvero.

img_5811Come ogni volta è un libro più che un racconto…ed è neanche la metà di cosa si affolla nella mia mente.
Come ogni volta i gioielli più brillanti sono le amiche con cui condivido questi momenti, eppure questa volta c’è qualcuno in più da ringraziare. Lo abbiamo fatto per giorni ma non è mai abbastanza.

img_5812

Come sempre però il grazie più grande lo devo a Me stessa per ogni volta che osservo impaurita le mie ansie fissarmi e deciso di essere più forte di loro; per tutte le volte che temo di non farcela e mi dimostro che mi sbagliavo; per quando cedo alla tenerezza di un abbraccio o al bisogno di avere vicino le mie amiche; per quando metto il telefono in modalità aereo e decido che il tempo per me è un momento sacro.

Grazie a me che mi concedo di essere Me quando sono con Te.

Pensieri Sparsi

Leggere bene le avvertenze: Questo post è un NoSense mastodontico.


Potrei giustificare la sciocchezza delle parole che sto per mettere in fila con il fatto che siamo ormai a metà giugno e il mio termometro segna qualche linea di febbre, ovviamente aggiungerei io ma il motivo di questa mia affermazione rischierebbe di rendere questo post ancora più NoSense di quanto per sua natura già non sia.

Questo mio delirio nasce dall’aver scoperto, anzi no appurato forse è più appropriato per rendere in maniera corretta il concetto, il dato di fatto più eclatante della mia vita: vivo in un mondo fatto di nuvole di zucchero filato e pascoli pieni di unicorni rosa. Insomma chi mi definiva Alice persa nel suo Paese delle Meraviglie tutto questo torto, in fin dei conti, proprio non lo aveva.

Il punto della questione di oggi è in realtà estremamente semplice: ascoltare canzoni in inglese quando si è poco più che una bambina non è propriamente una gran cosa se si finisce per non cogliere assolutamente il senso di una canzone e si continua ad ignorarlo per il resto della propria vita aggrappata ad un’infantile convinzione.

Non credo che questa spiegazione buttata un pò a caso vi abbia meglio chiarito che problemi io possa avere oggi: il punto è che penso a me ragazzina che, con tanto di vocabolario, passava il pomeriggio a fare traduzione delle canzoni della sua band preferita, rileggevo il nuovo testo in italiano e cercavo di dare un senso a quell’insieme di parole. Spesso era facile, in fondo quando in una canzone ci trovi solo smielose frasi di amore, tendenzialmente banali, tutta sta difficoltà nel tradurre proprio non la si riesce a trovare.


Andrei ovunque per te. Non spezzerei mai il tuo cuore. Smettila di giocare con il mio cuore. Voglio stare vicino a te. Tesoro. Voglio stare con te. Nessuno tranne te. Il mio amore è tutto quello che ho da darti. Basta che mi ami. 

Il problema reale, per la me ragazzina, era il ritrovarsi di fronte ad un insieme di parole messe insieme quasi per caso [beata innocenza]: 

Get down, Get Down and move it all around. 


Ero poco più di una bambina, una tenera ragazzina che, nel mettere insieme quelle parole apparentemente senza senso, aveva deciso di dare un nuovo senso a quella canzone. Peccato che non ne avevo davvero proprio idea. Sono sconvolta! Dovete avere la pazienza di capirmi oggi ma dopo aver passato la mia adolescenza a cantare a squarciagola una canzone convinta che fosse semplicemente una stupida canzoncina NoSense, scoprire che quelle stesse parole avevano in realtà un recondito significato porno è, a dir poco, sconcertante. Mi avete depredato della mia innocenza, risuona troppo forte come affermazione? Oh no, perchè è esattamente quello che è accaduto qui eh.


La bambina che è in me chiede il risarcimento per danni subiti.

Pensieri Sparsi

ʂɧɧɧ…


E’ una roba strana il silenzio eh.
Ci sono momento in cui lo odi, lo detesti con tutte le tue forze finendo per coprirlo in tutti i modi: parole, rumori, suoni, musica; tutto pur di non sentire quel senso di vuoto e di oppressione che sembra riempire inesorabilmente con la sua presenza.

E poi ci sono momenti diversi: quelli in cui il silenzio sembra essere l’unico luogo ideale in cui rifugiarsi, una sorta di limbo in cui lasciarsi cullare dalla vuotezza dei pensieri, un posto non posto dove aspettare che le lacrime smettano di bagnare gli occhi mentre le parole fanno fatica ad abbandonare le labbra.

tenor2

E’ un posto strano, il silenzio.
Così tremendamente imbarazzante quando non lo vuoi intorno, così maledettamente difficile da ottenere quando ne hai bisogno. Era così facile quando da ragazzina si voleva staccare la spina, bastava spegnere il cellulare o semplicemente ignorare squilli e messaggi, nascondersi dietro la più gettonata delle bugie: “Non mi è arrivato nessun messaggio.” Bastava cancellare, fingere di non vedere, ignorare e mentire. Bastava poco.

anigif_enhanced-buzz-26420-1375727839-38

E’ un posto triste, il silenzio.
Sei sola, nella tua nuvola priva di suoni e di colori. Ci sei, ma non ci sei. Persa in uno stand-by in cui ti sei rifugiata con la promessa di tornare prima o poi, ma con la consapevolezza che, giorno dopo giorno, è proprio quel silenzio a scavare un fossato intorno al tuo castello. Tu sei lì, un pò persa e un pò pensierosa. Osservi il mondo immersa in una bolla di sapone nella speranza di non vederla esplodere di colpo.

source

E’ un posto buio, il silenzio.
Ma mentre lentamente scompari osservi chi ti tende una mano, chi bussa alla tua porta, chi ti promette di fonderti il telefono pur di sentire la tua voce ma si arrende dopo 5 squilli, chi ti lancia un salvagente…chi almeno ci prova.

tumblr_n0swr7ynaa1rs4naxo1_500

E’ mentre il silenzio ti avvolge, che capisci che alla fine si è sempre un pò più soli.

Pensieri Sparsi

Thirteen Reasons Why


Decidere di iniziare una nuova serie TV quando tutte quelle arretrate sono lì a puntare il dito contro di te ricordandoti l’impegno preso con loro ha un non so che di ribelle, un pò come avere la consapevolezza di avere del lavoro da finire e decidere di fregarsene altamente, prendere la macchina e passare del tempo al mare. La verità è che quel velo di triste malinconia che aleggiava intorno a Thirteen Reasons Why non avrebbe potuto in alcun modo lasciarmi indifferente, sopratutto in questo periodo della mia vita.
Non vi prometto che non ci saranno spoiler in questo mio pezzo, non sono brava ad arginare le mie parole, ne tanto meno ho alcuna intenzione di farlo, quindi se non lo avete visto ma avete voglia di farlo…beh potete sempre salvare il link del blog e ritornare quando parleremo la stessa lingua.

8238711ffb48cd6eaa51b5b7dfda495e

Esattamente come Hannah Baker sento il bisogno di parlare, di raccontare, di dare voce a quello che ho dentro; non ho alcuna intenzione di suicidarmi, almeno su questo potete stare sereni. La verità è che, mentre tutti o quasi pensano che il suicidio sia la conseguenza di una sconfitta, la decisione di un vile che ha semplicemente smesso di lottare contro la vita, io continuo a vederci un atto di coraggio, sicuramente malato e/o non giustificabile, un atto disperato di chi, probabilmente troppo stanco di cosa continua ad offrirgli la vita, decide di affrontare la morte nella piena consapevolezza che per se stesso sarà dolorosa per un instante ma lascerà delle cicatrici profonde e sanguinanti nell’anima di chi, sopravvissuto a tale atto sconsiderato, dovrà fare fronte alla macabra realtà: potevo davvero fare qualcosa per evitarlo? Potevo io in qualche modo salvarla? sono stato io, anche solo in parte, artefice del suo destino?

tumblr_oo62u8qlia1rrwnsbo1_500

Siamo tutti un pò Hannah Baker dentro all’anima.
Lo siamo stati da adolescenti quando cercavamo di farci accettare dagli altri, quando tutto quello di cui avevamo bisogno era un’amica che fosse leale, che ci sostenesse nel bene e nel male, che ridesse e piangesse con noi, che semplicemente ci fosse in quegli anni che credevamo fossero i più duri. Poveri illusi.

large

Siamo tutti un pò Hannah Baker dentro l’anima.
O quanto meno lo siamo stati quando abbiamo dato fiducia al ragazzetto che ha preso il nostro cuore e lo ha calpestato come fosse carta straccia, quando le attenzioni di quel ragazzo provocavano le invidie delle altre e le loro parole cattive riecheggiavano nei corridoi e nelle strade, quando il nostro nome era conosciuto anche quando noi non conoscevamo nessuno di chi osava pronunciarlo raccontando cose che risuonavano nuove anche a noi stessi.tumblr_onyzj9ekhf1sflf2eo7_r1_400

Siamo tutti un pò Hannah Baker dentro l’anima.
Lo siamo stati a quella festa in cui tutti erano un pò ubriachi e/o fatti e noi non sapevamo cosa fare, quando ci siamo ritrovati di fronte alla scelta di essere accettati dal gruppo ed essere come loro o dare ascolto alla nostra coscienza e continuare ad essere un outsider, la ragazzina perfettina un pò noiosetta che al massimo beve Coca Cola e non tocca una sigaretta neanche a pagarla oro, quella tanto timida da sembrare algida, distaccata dal mondo, persa nelle sue fantasie.
Lo siamo stati quando abbiamo organizzato feste fighe a casa semplicemente per creare una giusta immagine di noi stesse, per farci notare dal ragazzetto che sembra guardare tutte tranne te, per sentire il nostro nome associato a complimenti ridondanti che a diciassette anni ti fanno sentire semplicemente grande.

tenor

Siamo tutti un pò Hannah Baker dentro l’anima.
Anche se non abbiamo più diciassette anni e non andiamo più al liceo; persi in quella solitudine paralizzante che ci rende fragili e vulnerabili, quel bisogno di essere capiti, di ricevere quella parola di conforto che sembra non arrivare mai. Siamo Hannah quando aspettiamo quel messaggio che non arriva, quando cerchiamo quell’amica che non ha più tempo per noi, quando il nostro mondo sembra crollare pezzo dopo pezzo e continuiamo a nasconderci dietro ad un finto sorriso, quando nessuno si rende conto della lotta che affrontiamo ogni giorno, delle ferite che ci lacerano l’anima, delle lacrime che rigano il nostro viso quando crediamo che nessuno ci stia guardando.

tumblr_oo1w45wpqn1qg8dzlo1_500

Siamo Hannah quando mentiamo dicendo che va tutto bene, quando ascoltiamo i problemi degli altri senza assecondare il bisogno di urlare che ci dilania dall’interno; quando restiamo paralizzati cercando di ricordare quanto sia facile respirare, quando stringiamo le mani a pugno per smettere di farle tremare, quando mordiamo le labbra per bloccare le parole che temiamo possano uscire. Siamo Hannah quando teniamo insieme i pezzi di noi stesse con la colla e con lo scotch vivendo nella costante paura che le nostre crepe mostrino agli altri quanto siamo realmente danneggiate, quando ci perdiamo con lo sguardo fisso nel vuoto cercando di tenere il mondo fuori, o quanto meno di illuderci di poterlo fare, almeno per un pò, quanto basta per riuscire a far tornare il respiro regolare. Almeno per questa volta.tenor1

Siamo Hannah quando cerchiamo di apparire normali mentre affrontiamo le piccole battaglie di ogni giorno, quando ci nascondiamo dietro a grossi occhiali da sole nella speranza che non si noti quanto ci sentiamo perse nell’affrontare cose nuove, persone nuove, luoghi diversi da quelli familiari. Quando cerchiamo di essere easy nell’affrontare un nuovo lavoro, nuovi colleghi, nuove difficoltà ma in realtà la paura più grande resta quella di non piacere, di essere quella che parla troppo o troppo poco, quella che non sa stare al gioco o ci sta troppo facilmente. clay

Siamo Hannah quando ci sentiamo invisibili agli occhi del mondo, quando decidiamo di esserlo almeno per un poco, quando il nostro silenzio è pieno di parole che nessuno ha voglia di ascoltare, quando i pensieri fanno male e ogni battito del nostro cuore è una pugnalata in pieno petto. Quando siamo vivi fuori ma sempre più morti dentro!

13reasons

Siamo Hannah…sono Hannah.

Ogni giorno un poco in più, ma non mi basterebbero 7 musicassette per raccontarvi le ragioni per cui la vita proprio non ce la fa ad andare come vorrei, come in un mondo ideale dovrebbero andare, come semplicemente sarebbe giusto andasse. Almeno per un po’.13-reasons-why

Sono Hannah…eppure, in questo mondo dove ognuno di noi è sia vittima che carnefice, non posso negare di essere anche Justin, Jessica, Zach e Clay; e non potete farlo neanche voi. La verità è che nessuno sa cosa succede davvero nella vita di un altro e tu non saprai mai quanto i tuoi comportamenti incidono sulla vita degli altri. Chi di noi non ha mai mentito? Chi non ha mai ingigantito una storia semplicemente spinto da un desiderio di accettazione? Chi non ha alterato la realtà per salvare la propria di faccia senza pensare alle conseguenze? Chi non ha ceduto al richiamo dell’amore, al canto infame ed incantatore della gelosia, al dolce amaro sapore della vendetta? Chi non ha mai ignorato una richiesta d’aiuto perchè troppo preso dai propri pensieri, dai propri problemi, dalla propria vita?

16bafd19efa33c7dd3058bd87bff80cc

Chi di noi è davvero innocente? 

 

Mondo Tag · Pensieri Sparsi

30 Days Writing Challenge – 18


Lunedì di pioggia e malinconia.
E’ strano come il pensiero di lasciare qualcosa che sappiamo non ci mancherà possa comunque lasciare una strana tristezza addosso.
tumblr_nfil61qy6v1tl0dm3o1_500
In maniera altalenante cerchiamo di proseguire con questa challenge, neanche vi sto più a spiegare la mia incostanza. In fondo, l’importante è portarla a termine, no? E io non ho alcuna intenzione di non farlo.
30-day-writing-challenge2
Giorno 18 – Scrivi 30 cose su te stessa.
DIte la verità: lo fate per farmi perdere followers eh.
raw
※ 1 – Mi chiamo Angela e a breve gli anni che dovrò dichiarare saranno 32.
※ 2 – Odio i diminutivi/vezzeggiativi del mio nome. NO Angie! Peggio mi sento con Angioletta. Angelina mi provoca l’orticaria. L’unico che mi piace è Angel, perchè Angel è quella parte di me che più spesso mi dovrei ricordare di essere.
※3 – Sono un architetto, o almeno ci provo. La laura sembrava essere un punto di arrivo, ma è stata solo un punto di inizio e la strada da percorrere è lunga e, spesse volte, in salita…ma non molliamo.
giphy-21_161109_154158
※4 – Sono ossessionata da Nick Carter, non il fumetto che mi renderebbe una nerd fighetta, ma il biondino dei Backstreet Boys. Sono 19 anni che soffro di questa malattia e, arrivata a questo punto, credo che non esista cura che mi possa regalare la guarigione. E neanche la voglio, sia chiaro.
※5 – Sono scesa a patti con la parte adolescenziale di me. Leopardi aveva il fanciullino, Anastasia Steele la dea interiore, io una bimbominchia che indossa la maglietta con una boyband stampata sopra. Ognuno ha il subconscio che si merita, eh.
1346165_orig
※6 – Da ragazzina suonavo il pianoforte, ero anche abbastanza brava ma odiavo il mio maetro motivo per cui, appena mi è stato possibile, ho mollato del tutto. Nonostante lo scorforto che aveva colorato il volto del mio maestro nell’apprensione che non mi sarei iscritta al conservatorio neanche sotto tortura, non credo di aver sottratto questo grande talento alla musica.
※7 – Ho un cane, Alice, ed un gatto, Tigro. Entrambi trovatelli, dipendesse da me adotterei tutti gli animali che vedo in strada, non riesco a capire come si possa decidere di darli via come giocattoli che non servono più. Che odio.
※8 – Il mio colore preferito è il rosa, anche se nell’ultimo periodo anche il giallo mi ha rubato il cuore.
※9 – Sono stonata come una campana, eppure da ragazzina con la mia migliore amica di quel tempo volevamo formare una girlband. Inutile dire che il progetto non ha mai preso vita.
giphy-1britney
※10 – Sono SerieTv-dipendente. Ne seguo decisamente troppi per il tempo libero che mi resta, rigorosamente americani, da guardare in streaming in lingua originale ma sottotitolati [bisogna migliorare questa cosina qui].
※11– Ho una vera ossessione per il burrocacao, non esco mai di casa senza, neanche mi sposto nella stanza affianco senza averlo in tasta e non riesco a dormire se prima non ne ho passato uno strato sulle labbra.
※12 – Amo i rossetti, è l’unico trucco senza il quale non uscirei mai di casa. La ragazza dal rossetto rosso.
red-lips-smile-animated-gif-3.gif
※13 – Colleziono maialiani e tutto ciò che ha la loro forma. Ebbene si: a casa mia potreste trovare addirittura la caffettiera a forma di maialino.
※14 – Sono logorroica. Amo parlare e, soprattutto, odio i silenzi.
※15 – Non potrei vivere senza il mio iPhone, per quanto ultimamente mi stia facendo impazzire li sopra c’è praticamente tutta la mia vita. Sarei persa senza.
※16 – Amo viaggiare, sono spesso maniacale nell’organizzazione dei viaggi, ma odio prepare i bagagli e, ancora di più, odio doverli trasportare.
※17 – Il mio social network preferito è Twitter, oltre al fatto basilare che mi consente di stalkerare Nick Carter adoro la cognizione del tempo tra i tweet presenti nei vari hashtag in tendenza. Avete mai provato a guardare qualche trashata televisiva leggendo i commenti presenti sul relativo hashtag? Da morirci dal ridere proprio.
giphy10
※18 – Mi reputo una persona fin troppe volte isterica, non ne sono orgogliosa, ma ci sto lavorando su. Se solo il mondo non fosse così pieno di coglioni.
※19 – Odio le giornate di pioggia. Sono metereopatica, il mio bisogno di sole è direttamente proporzionale alla necessità di non ammazzare nessuno.
※20 – Sono una persona estremamente ansiosa. Stendiamo un velo pietoso.
※21 – Amo scrivere e spero di riuscire a trovare il tempo per lavorare al mio secondo libro. E’ lì che mi fissa per essere revisionato, ma non riesco a trovare la testa per farlo.
※22 – Odio il giorno del mio compleanno nonostante i bei ricordi che ho collezionato in quel giorno grazie alle mie amiche. i Backstreet Boys mi hanno cantato Happy Birthday dal palco e hanno continuato a farmi gli auguri quando mi sono avvicinata a fare la foto e poi di nuovo all’afterparty. Ma continuo ad odiare il giorno del mio compleanno.
※23 Ho una dipendenza da shopping, che io sia triste o felice fare shopping è sempre la soluzione giusta. Adoro comprare di tutto: vestiti, borse, scarpe, accessori, cazzate varie ed eventuali.
tumblr_n7unziaf3i1tnyusoo1_500
※23 bis – Concedetemelo eh. Credo che prima o poi finirò in programmi come Selpoti in casa o Accumulatori seriali, insomma, per quanto io sia consapevole di non vivere in Burundi o di essere nel bel mezzo di una guerra se trovo qualcosa che mi piace sento il bisogno di farne scorta perchè: e se non lo trovassi più?
※24 – Le mie caramelle preferite sono le Skittles di cui le mie amiche sono divenute mie spacciatrici ufficiali.
※25 – Sono molto istintiva, nonostante i milioni di giri mentali in cui mi perdo, le mie decisioni sono quasi sempre dettate da quella vocina fastidiosa che sento dentro.

※26 – Sono scaramantica a modo mio; sia chiaro se vedessi un gatto nero per strada mi fermerei solo per adottarlo ma credo fermamente nella cattiveria della gente. Gli occhi addosso, l’invidia, il desiderio di vederti fallire/soffrire. E’ per questo che se devo fare qualcosa di importante ho imparato a tenerlo per me, almeno fino a che non accade.
tumblr_mx55zsyzim1rw1kqbo1_400
※27 – Sono egocentrica, forse un pochetto viziata. Ma in quella misura che non lede nessuno, o almeno credo.
※28 – Alcuni suoni ed alcuni toni di voce mi irritano dal profondo dell’anima. Il destino si è preso gioco di me stessa donando a Nick Carter un tono di voce che mi risulta udibile, senza provare il desiderio di staccargli le corde vocali, solo dopo una certa ora del mattino e sicuramente dopo il caffè. Carino eh.
※29 – Sono una ritardataria cronica, riesco ad essere in ritardo anche quando sono in anticipo.
※30 – Non ho una buona percezione degli odori, siano essi profumi o puzze. Tranne nei giorni in cui il mio organismo si ricorda che sono donna, ecco in quei giorni ogni odore potrebbe indurmi il vomito.
mrw-someone-asks-me-why-id-rather-respond-in-gif-form-instead-of-actually-writing-out-my-thoughts-65864
Dopo queste fantastiche 30 cose su di me, è rimasto qualcuno a seguire questo blog?

Mondo Tag · Pensieri Sparsi

30 Days Writing Challenge – 14


Per quanto io sia decisamente più tipa da Sabato del Villaggio che da OziaDì, quando sei in compagnia delle scapestrate con cui sto trascorrendo il weekend anche l’OzieNica [la fusione dei nomi non è decisamente il mio forte, devo arrendermi all’evidenza] ha un sapore del tutto diverso.
tumblr_nhykrbsymy1s7ub96o1_400
Per quanto mi piace immaginarmi come una novella Serena Van Der Woodsen alle prese con il suo nuovo giochino, come moderna Gossip Girl credo proprio di avere ben poco futuro.
1466805733-blake-lively-gossip-girl-gif
Lo so, come al mio solito, sto divagando. Proprio non riesco a farne a meno, sopratutto perchè ho sbirciato quale sarà la domanda a cui dovrò rispondere oggi e, questa volta sul serio, ho ben poco da raccontarvi.
30-day-writing-challenge2
Giorno 14 – Parla del tu film preferito, che non ti stancheresti mai di vedere.
tumblr_n62rpz5hcf1s7ub96o1_400
Non sono una grande cinefila, anzi oserei dire che non lo sono per niente; ne tanto meno sono affezionata a quei film che avrebbero dovuto segnare la mia adolescenza [ricordo con orgoglio di aver visto Dirty Dancing per la prima volta esattamente due anni fa e cosa ne penso lo trovate qua].
tumblr_mwiebfx7cv1s7ub96o1_400
Potrei ammettere candidamente che non mi stancherei mai di vedere i film con Ashton Kutcher, ma la mia scelta, credo sia anche abbastanza palese, deduco non sia propriamente dettata dalla trama. Serve davvero che i film di Ashton abbiano una trama?
tumblr_ln95grhlra1qj9in4o1_500
Un film che non mi stancherei mai di vedere…un film che non può mancare a Natale; quanto meno nel mio Natale. Ecco si, se proprio dovessi scegliere un film che per me rappresenta un must a cui, nonostante l’età, non potrei mai rinunciare è: Il Grinch!
giphy31
Devo davvero spiegarvi il perchè?
Pensieri Random di una 15enne · Pensieri Sparsi · Weird World ❤

★ 37 ★


Lo scorso anno, in questo giorno, mi interrogavo su come fosse stato possibile che il tempo fosse trascorso così velocemente, le cose fossero così cambiate così come le nostre età. [qui, se siete curiosi].tumblr_nd1swnybp11txeruoo1_500

Quest’anno osservo quel numero e penso che le cose in realtà non cambieranno mai: oggi i miei occhi ti osservano sempre con lo stesso amore di quando io avevo 13 anni e tu eri un ragazzino brufoloso con un improbabile taglio di capelli a metà tra una femminuccia e Nino D’Angelo.

index.jpg
Probabilmente sarà così per sempre, o almeno mi piace pensarla così.

whatsapp-image-2017-01-27-at-15-54-19

Buon Compleanno,

mio piccolo grande uomo.

Mondo Tag · Pensieri Sparsi

30 Days Writing Challenge – 11


Buongiorno, bella gente!?!
Oddio, tra un pò inizierà a salutare offrendo il pugno e urlando Bella, Zio!!!
Assolutamente no, ma di tanto in tanto un saluto gioioso fa bene leggerlo pure qui!
Non datele retta, deve essersi drogata!
giphy24
Non perdiamo altro tempo in inutili covenevoli, che non sono neanche così brava a destreggiarmici, e vediamo subito subitissimo a quale complicata domanda mi tocca rispondere oggi.
30-day-writing-challenge2
Giorno 11 – Qualcosa per cui hai sempre pensato “Cosa sarebbe successo se…”
giphy26
Con i se e con i ma la storia non si fa!

L’ho sempre saputo eppure, per anni, non sono riuscita a togliermi dalla testa alcuni interrogativi pregni di una malinconica curiosità. Nulla di eclatante, nessuna storia degna di un’ospitata da Barbarella Nazionale, nessuna morte scampata per poco e/o incidenti degni di nota che avrei potuto evitare se e solo se avessi fatto/non fatto una determinata cosa.

Per quanto raccontarvi di una vita senza rimpianti probabilmente mi renderebbe un bellissimo Unicorno, sarebbe soltanto una vile menzogna dietro cui nascondermi per non affrontare i demoni del passato. E non siamo fatte di questa pasta da queste parti, sia messo agli atti.

imnotscared

Amore e Amicizia.
Due grandi Se hanno spesso alloggiato nella mente nelle giornate più tristi e malinconiche, due grandi Se legati entrambi ad un passato ormai remoto i cui graffi sulla mia anima probabilmente non spariranno mai; due grandi Se a cui un pò la vita, un pò il tempo e un pò io stessa giocando tanto di immaginazione, in fin dei conti, una risposta l’hanno avuta.

tumblr_m8rpkzj4ku1r5ggvh

Cosa sarebbe successo se quella sera di Gennaio tu non mi avessi lasciato?

Sarei una persona totalmente diversa da quella che ogni mattino osservo allo specchio, probabilmente sarei rimasta una bambolina perfettina nella sua bellissima casa dorata. Sarei meno indipendente, meno forte, molto più viziata e picciosa. Ad oggi, probabilmente, sarei stata sposata, forse avrei avuto un bambino o magari due, sperando che mi avresti convinta dal desistere nel chiamare la mia bambina Desideria. Sarei pur sempre un architetto, forse avremmo avuto uno studio insieme; avremmo frequentato sempre più i tuoi amici, sempre meno i miei, e mi sarei accontentata di una vita sicuramente più ordinaria ma forse più serena.
giphy25

Non non avrei avuto il bisogno di scappare dalla mia vita e, di conseguenza, non avrei mai incontrato le mie attuali amiche; non avrei i miei weekend da quindicenne, non sarei andata a tutti i concerti che negli anni mi sono regalata, non avrei mai incontrato Nick Carter e avrei smesso di essere una ragazzina nonostante la mia non più adolescenziale età.

2001

Non avrei mai abbracciato Nick Carter [questo va ripetuto per rafforzare quanto folle sia immaginare una vita in cui una roba del genere non fosse mai accaduta], non avrei mai creduto che anche i sogni impossibile possono realizzarsi.

Sarei stata moglie, mamma, bambolina sempre un pò più adulta, sarei stata tante cose….ma non sarei stata me.

ncarmy-gif3

Cosa sarebbe successo se ci fossimo dati una possibilità?

Quando il tuo migliore amico, quasi di punto in bianco, ti confessa i suoi sentimenti per te dovresti avere tutto il diritto di sentirti sconvolta e confusa, dovresti avere tutto il tempo necessario per elaborare la notizia ed avere una reazione meno impanicata al suono della parola Noi che, senza alcun avviso, sembra aver assunto una connotazione diversa.
nobody-baby-but-you-and-me
Quando accade una cosa del genere, ad esempio, sarebbe carino che fattori esterni [quale il tuo ex fidanzato ti·lascio·ma·continuo·ad·impicciarmi·della·tua-vita·perchè·hai·visto·mai·dovessi·essere·felice] dovrebbero impicciarsi un pò meno dei fatti tuoi e lasciare che gli eventi facciano il suo corso, magari con delle tempistiche un pò più affini a quelle che hai stabilito nella tua mente.
tumblr_mhcd89ijrb1rv3b62o1_500
Quello che non è stato, semplicemente non doveva essere
Pensieri Random di una 15enne · Pensieri Sparsi

La coccolosità va ricordata!?!


/ì·do·lo/: Oggetto di un’ammirazione o di una dedizione gelosa o fanatica.

Partendo dal presupposto che l’unica persona per cui nutro una dedizione gelosa o fanatica sono io, e neanche mi sto propriamente sempre simpatica, non credo di essere portata realmente per questa forma di venerazione divina verso qualcuno e/o qualcosa [ammesso che questo qualcosa non siano Skittles].

E come la definiresti la tua fissazione malata per quel coso biondo di quella boyband che manco si sente più? Ah ma non si sono sciolti?
shut20up20you20idiot_zpsuiexpfuc

A me non piace dare definizioni alle cose, perché mai dovrei eh?

E’ una cosa talmente irrazionale che, io per prima, ho smesso di pormi domande a riguardo, ho smesso di considerarmi sciroccata e/o infantile [a secondo della giornata], ho smesso di chiedermi se sia giusto o meno continuare ad essere una ragazzina quando si tratta di lui.

zac-efron-gif.gif

Quindi perchè scrivere l’ennesimo post sullo stesso argomento?

Tralasciando il fatto che sul mio blog in fin dei conti ci scrivo un pò quello che mi pare, questo post è un semplice Promemoria di Coccolosità che, se non bastasse la piacevolezza del suono dovuto all’accostamento delle due parole, è semplicemente un modo per ricordarmi di aver scelto di essere irrazionale per una persona che, non so per quale congiunzione astrale, riesce a dare segni di vita sempre quando ce n’è più bisogno.

16174834_10211717097873209_1599896693797535012_n

Per quanto qualche parola in più rispetto a tutte queste emojii sarebbe gradita, continua a farmi tenerezza il pensiero che 20 anni fa [come suona male, mamma mia] non avrei mai immaginato possibile una roba del genere.
I poster possono digitare messaggi? Ma per davvero?
giphy12
E’ solo uno stupido cuore. Un tuo stupido cuore. E io non riesco a non sorridere per quello stupido cuore e a domandarmi, ogni maledetta volta, come l’immagine di biondino stronzetto e spocchioso si riesca a sposare perfettamente con la dolcezza che, a modo tuo per carità dimostri ogni volta. Non riesco a capire come gli altri non riescano a vedere quello che vedo io quando ti guardo, come possano definirti odioso o scostante, come possano non avere semplicemente voglia di perdersi in un tuo abbraccio prima di tornare alla vita reale [perchè non sono ancora rincoglionita del tutto, ve lo giuro].
E’ solo uno stupido cuore. Un tuo stupido cuore. Ma a me piace assai quello stupido cuore.
dianna_i_love_you_obviously
Perchè la verità è io sarò una piccola stalker ma lui resta l’amore.