Che ultimamente io abbia avuto problemi con i ciacioni è cosa ormai nota, ma qui credo che si stia esagerando. Ognuno di noi ha bisogno di una isola felice in cui i pensieri si vanno a riposare e la mia, da oltre più di metà della mia vita, è sempre stata una bella isola morbida e bionda.
Un po’ come una certezza, nonostante gli anni che inesorabilmente passano e che ci costringono a crescere, nonostante i problemi della vita che ci costringono a cambiare prospettiva, nonostante tutto insomma la mia isola felice è sempre stato un unico punto fermo nella mia vita da adolescente troppo cresciuta.
Bellino eh? Il termine di paragone contro cui ogni uomo passato nella mia vita si è dovuto ingiustamente scontrare: come puoi anche solo immaginare di vincere un duello contro la perfezione? Come ci si può avvicinare al Sole? Spoiler Alert: semplicemente non puoi.
Ho sempre difeso il sacrosanto diritto di perdersi nella bellezza di un sogno, di vivere nell’illusione della perfezione di un’illusoria ed eterea realtà frutto di una fantasia ancora adolescenziale che non ha smesso di donare un bagliore aureo alla fonte delle sue fantasie primordiali.
Eppure poi esiste lo scontro frontale con la realtà (e anche con l’idiozia delle fans di questo uomo, ma questa è un’altra storia).



L’8 Marzo 2023 i miei ormoni sono suicidati!!!
Visibilmente ingrassato e ritratto in una pessima postura mentre beve vino e fuma come un qualsiasi 60enne pensionato che si gode la vita sul suo yacht. Va beh lo yacht non è il suo, si tratta di un charter di lusso in Australia; non sono sicura che stia bevendo del buon vino o di cosa stia fumando (e neanche mi interessa), per arrivare ai 60 anni ne deve vivere altri 17. Ma questi sono dettagli.
Il mio sguardo si perde fissando questa ultima foto e mi domando dove sia finito l’uomo perfetto dei miei sogni ma soprattutto dei selfie patinati e levigati dalle luci e dai filtri con cui lui stesso riempie il mondo avido dei social (quando smette di ammorbarci l’anima con stucchevoli post sulla famiglia). Osservo triste questa immagine e le mie orecchie riescono ad immaginare il suono immondo del rutto che sembra essere in procinto di smollare da qui a poco e, non so e

Una volta mi piaceva Nick Carter…poi è diventato così!!!
Il mondo è un posto veramente triste!

…almeno fino al prossimo selfie fintamente perfetto!!!