Pensieri Sparsi

Mai apprezzare un caffè.


Dovrebbero scriverlo sulle bustine di zucchero. Il barista potrebbe sussurrarlo di nascosto. Potrebbe esserci una musica con annesso messaggio subliminale di sottofondo. Bisognerebbe inserirlo in un manuale.
Insomma qualcuno dovrebbe essere così carino da apporre quantomeno un cartello con la scritta WARNING all’interno di un bar.
Io avrei apprezzato l’avvertimento.

Comunque ho apprezzato questo caffè.”

Che già iniziare una frase con comunque mi suggerisce una certa polemicità, nonostante tutto. Ma non è mia intenzione manipolare la vostra percezione della storia, perché tutto questo delirio vuole essere un avvertimento per le generazioni future; perché la verità è che io non avevo la più pallida idea che un messaggio così lievemente gentile potesse essere l’Apriti, Sesamo dell’ingresso di Assurdolandia.

La premessa, a mio modesto parere, è davvero inutile ma, in fin dei conti, chi sono io per dirlo, quindi…
Un ragazzo e una ragazza prendono un caffè. Lei in un moto di inaspettata ed inusuale gentilezza invia il succitato messaggio. AH, dite che non basta?
Io credo che sia davvero tutto quanto serva sapere…almeno per il momento.

Apprezzare un caffè nel gergo moderno probabilmente significa altro, ma io sono una ragazza all’antica e mica potevo saperlo. Stando ad intensi studi scientifici dell’ultima ora, potrebbe essere un’istigazione. Insomma, a quanto pare alla lettura di quelle parole ci sarebbe un fantastico team di cheerleaders pronto ad  esibirsi in un fantasmagorico balletto con tanto di minuscole gonnelline, ponpon sfavillanti e cartelli con scritte: 
PROVACI, CHE CI STO.

Perché nessuno mi avvisa di queste cose? Avrei messo a caricare il cellulare per fare un video che sarebbe diventato sicuramente virale.

Il problema reale di Assurdolandia, è che alla fine della fiera tutto è un grande melodramma, un circo. E si sa, ogni clown che si rispetti in realtà nasconde una profonda tristezza. Quindi nell’apprezzare quel caffè tu subdola donna vuoi rendermi la vita difficile, perché vorrei ma non posso. E mi sembra logico che quello sbagliato in questa storia non sono io che non posso ma tu che sei quello che vorrei. Logico, no? Beh, anche io però: come ho fatto a non arrivarci subito?

Eppure a me la logica l’hanno insegnata in maniera un po’ diversa. Guarda te la vita.
Il punto è che a quanto pare, uno degli infiniti sottotesti nascosti dietro l’apprezzamento di un caffè che a me nessuno aveva mai narrato, un messaggio del genere pare abbia il potere di far si che il povero fesso continui il suo corteggiamento per il solo gusto di essere corteggiata.

Quante cose si imparano nella vita, eh? Dovrebbero farci un corso all’università.
Ad esempio, e qui davvero ho bisogno del vostro aiuto, voi la sapevate la differenza tra un messaggio di apprezzamento per un caffè e una telefonata del buongiorno del mattino? 
Ecco, io no! Ma non è colpa mia se ho scelto Architettura e non l’Università della Vita, a quest’ora sarei stata più preparata.
Se però siete ignoranti come me, oggi mi sento magnanima e ve la spiego io: il messaggio è sbagliato perché confonde le idee, è fuori luogo, nasconde messaggi subliminali reconditi e pericolosi…la telefonata è semplice: ti pensavo, so che odi il lunedi e ti ho chiamato perché volevo augurarti una buona giornata.
Siete confusi? Non ci credo…so che siete più furbi di così.

Perché tu devi essere coerente e se ti abbraccio ti devi spostare, ma io ti abbraccio perché non riesco a farne a meno. E lo sai.

Si, mi sento anche io come Alice che si è calata degli acidi per finire nel Paese delle Meraviglie. 
E se vi viene voglia di urlare: Non ho capito, interrompete il gioco. Benvenuti nel mio mondo.
Se vi sentite confusi, vuol dire che siete persone normali e questo mi rincuora veramente assai a questo punto del racconto.

Insomma, dopo le cheerleaders e dopo il clown a quanto pare arriva Conte con un nuovo D.P.C.M. a stabilire nuove norme talmente confuse che la colorazione delle regioni di ieri sera a confronto sembra una cosa completamente logica.
Ma a questo punto sono davvero generosa e vi risparmio tutto il resto, perché è palese che durante il processo di crescita a qualcuno è scappato qualche Venerdì.

Comunque ho apprezzato questo caffè.”

In un mondo privo di psicodrammi, in realtà, significava esattamente che ho apprezzato il momento del caffè che, alla fine di tutto il circo, è stato davvero solo un caffè. 
E se proprio vogliamo ricercare dei significati più profondi, oserei dire che ho apprezzato il labile equilibrio che avevo percepito, la simpatica professionalità e lo spiraglio di luce che mi suggeriva che tutto potesse essere meno complicato. Né un’accezione romantica né allusiva in alcuna maniera. Nessun invito nascosto. Nessuna richiesta. Niente. Nada. Zero. 

Ho semplicemente apprezzato un caffè senza sapere che non fosse concesso. 

8 pensieri riguardo “Mai apprezzare un caffè.

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